Inutile negarlo, gran parte di ciò che succede nelle nostre vite è una questione di scambio.

I mariti sono disposti a tollerare un pomeriggio all’Ikea in cambio di una domenica sul divano a guardare partire di calcio.

I bambini sono disposti a fare qualche lavoretto in cambio di una paghetta più alta. E i genitori sono più tolleranti sull’orario di rientro dei figli la sera se questi si comportano bene.

Anche negli investimenti esiste la medesima logica.

In questo caso lo scambio (o come si definisce in finanza, il trade off) è tra rischio e rendimento. Ottenere un ritorno sull’investimento significa accettare il rischio, almeno in una certa misura.

Approfondiamo in questo post la nozione di rischio per aiutarvi a capire quale rischio siete disposti a tollerare in relazione al rendimento che desiderate ottenere.

Gli investitori devono affrontare due tipi generali di rischio.

Innanzitutto, c’è il rischio di perdere denaro a breve termine. Negli ultimi 90 anni, il mercato azionario ha garantito un ritorno medio di circa il 10%. Tuttavia, osservando i singoli anni di questo periodo, circa uno su quattro era un anno con rendimenti negativi.

E su periodi di tempo più brevi – poche settimane o mesi – gli investimenti possono essere ancora più volatili.

Come investitori abbiamo la tendenza a concentrarci quasi esclusivamente su questo tipo di rischio. D’altra parte siamo quotidianamente sottoposti ad un flusso di informazioni finanziare da stampa, tv e internet. E come se ciò non bastasse, è possibile controllare i prezzi delle azioni in ogni singolo momento della giornata.

Dobbiamo invece imparare a convivere con la volatilità e non lasciare che prenda il sopravvento nelle nostre emozioni e scelte di investimento.

In caso contrario rischiamo di ignorare un rischio ancora più grande: quello di non soddisfare i nostri obiettivi di investimento.

In che modo il focalizzarsi troppo sulla volatilità può ostacolare i nostri obiettivi?

Beh, da un lato potrebbe renderci troppo prudenti per paura di perdere denaro a breve termine.

Inoltre la volatilità può anche indurci a comprare o vendere azioni sulla base di aspettative di breve termine senza analizzare il reale valore del nostro investimento.

In parole semplici, la volatilità può impedirci di vedere la foresta costringendoci a focalizzarci solo sugli alberi.

Accettare la volatilità a breve termine.

Il modo principale per ridurre la volatilità a breve termine è quello di diversificare il proprio portafoglio con diversi tipi di assets.

Mettendo insieme diversi tipi di investimento, possibilmente correlati inversamente tra loro,  è possibile ridurre l’impatto di uno qualsiasi dei fattori di rischio e quindi limitare la volatilità a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato deriva dall’esposizione a una particolare classe di assets o un particolare settore.

In questo caso la minaccia è legata alla possibilità che l’intero segmento di mercato perda valore.

Ad esempio, le azioni statunitensi potrebbero crollare se gli investitori ritengono che il mercato azionario degli Stati Uniti sia salito troppo con riferimento al livello e prospettive di crescita economica.

Per limitare il rischio di mercato, è necessario diversificare in vari mercati e settori che si comportano diversamente in diversi scenari economici.

In tal modo, saremo in grado di ridurre la dipendenza del nostro portafoglio da un unico segmento o mercato.

Ad esempio, le obbligazioni statunitensi di alta qualità generalmente hanno un buon rendimento quando gli investitori temono la salute dell’economia, quindi rappresentano un buon contrappeso alle azioni. Analogamente, i titoli ad alto rendimento (come le azioni di utilities e i fondi comuni di investimento immobiliare), in genere registrano scarsi risultati quando aumentano i tassi di interesse.

Rischi specifici dell’azienda.

Il rischio operativo e il rischio di prezzo sono due fattori che contribuiscono alla volatilità a breve termine dei singoli titoli.

Il rischio operativo è il rischio legato alla natura del business dell’azienda e alle condizioni che possono modificarlo.

Il rischio di prezzo, invece, ha più a che fare con le azioni della società che non con il suo business: quanto è “cara” l’azione se si considerano i margini, il flusso di cassa o le vendite della società?

Il rischio paese è invece legato alle condizioni specifiche del paese in cui si investe (ad esempio se si comprano bond governativi) o al paese/i nel quale l’azienda in cui abbiamo investito realizza il proprio fatturato.

Si tratta di rischi di natura politica legati al governo del paese, o di natura economica, legati alle condizioni economiche che potrebbero rendere difficile la crescita delle aziende.

Infine c’è il rischio valuta, quando compriamo assets denominati in una valuta diversa da quella del nostro paese. Ne abbiamo parlato QUI

Diversificare il proprio portafoglio attraverso assets differenti che si comportano diversamente in vari momenti nel tempo può aiutare a ridurre la volatilità a breve termine.

Ti consigliamo tuttavia di non affidarti solo alla diversificazione se il tuo obiettivo è quello di ottenere risultati superiori al mercato.

Cerca sempre di essere un investitore informato sui rischi che affronti e sviluppa una tua strategia su come minimizzarli.

Raccogli informazioni approfondite sul business delle aziende nelle quali vuoi investire: comprendine i driver, e le consizioni che potrebbero seriamente danneggiarlo. In questo modo sarai in grado di affrontare meglio il rischio operativo.

Impara a padroneggiare le tecniche di valutazione degli investimenti per capire il fair value degli assets che vuoi acquistare. Sarai in grado di fronteggiare il rischio di prezzo ed eviterai di pagare un prezzo troppo alto per i tuoi investimenti.

Conclusioni

Non siamo robot e nemmeno esseri perfettamente razionali. Pertanto le nostre emozioni interferiranno sempre con le nostre scelte di investimento e nel modo in cui saremo in grado di convivere con la volatilità nel breve termine.

Pertanto dobbiamo cercare di ridurre la volatilità sia attraverso la diversificazione sia attraverso la comprensione di tutti i rischi legati agli investimenti del nostro portafoglio.

Infine, per sviluppare la tua personale filosofia di investimento su volatilità e rischio può esserti di aiuto rispondere a qualcuna delle domande seguenti.

  • Che perdita sei disposto ad accettare dal tuo portafoglio ogni anno?
  • Che perdita sei disposto accettare in un periodo di cinque anni?
  • Quanto rischio puoi accettare sui tuoi investimenti individuali?
  • In che modo pianifichi di diversificare i vari rischi di investimento (mercato, società, economia e paese)?
  • Quali test dovrà superare un investimento prima che tu decida di inserirlo nel tuo portafoglio?

Alla prossima!

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