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Dopo i successi del portafoglio USA  e del portafoglio Italia, BullsandBears.it ha deciso di cimentarsi con una nuova sfida di investimento!

Per questa nuova avventura abbiamo scelto un perimetro definito che riguarda i cosiddetti “modelli di business a piattaforma”, ovvero modelli di business per cui un’azienda riesce a facilitare una serie di interazioni e di transazioni tra uno o più gruppi di fornitori (“provider”) e di consumatori/utilizzatori (“users”) creando quello che in economia e finanza è definito “network effect”, per cui il valore (anche azionario) della piattaforma cresce al crescere del numero di utenti e di provider.

Abbiamo già parlato di questi modelli in alcuni dei nostri articoli, ospitando anche esperti del settore; tuttavia prima di lanciare un nuovo portafoglio dedicato, abbiamo deciso di studiare meglio i modelli di business, le caratteristiche di successo delle aziende e definire i criteri di selezione delle stesse.

Anche se cambiano i settori e le aziende infatti, l’approccio è sempre lo stesso: analisi fondamentale e di business, ricerca di aziende di qualità che possiedono vantaggi competitivi sostenibili nel medio lungo periodo, acquistabili a prezzi ragionevoli.

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Il periodo Gennaio-15 Agosto 2020 ha risentito degli effetti del Coronavirus sulla pressoché totalità dell’industria e dei servizi mondiali.

L’andamento storico del portafoglio, pur avendo attraversato momenti a dir poco difficili tra Marzo e Aprile, rimane positivo per un 32,5% a fronte di un benchmark che ha chiuso a poca distanza con un +31,23% nel medesimo periodo.

Di seguito il dettaglio dei rendimenti delle singole azioni che compongono attualmente il portafoglio e un breve commento su ciascuna.

Naturalmente, per qualsiasi curiosità, dubbio, suggerimento vi invitiamo nuovamente a dire la vostra nella sezione Lascia un commento a fondo pagina oppure a scriverci direttamente a info@bullsandbears.it (dopo esservi iscritti alla newsletter).

IL PORTAFOGLIO LONG di BullsandBears

GENERAL MILLS (GIS)

Molto positivo il trend di GIS nel periodo Covid: dopo l’iniziale calo del 25% di Marzo, il titolo ha recuperato raggiungendo i massimi storici a Luglio, ottenendo una performance di periodo superiore al 22% e complessiva di portafoglio pari a un + 50,6%.

Dopo risultati in chiaroscuro relativi al Q3, il superamento delle stime di utili e ricavi del Q4, “condite” da una conferma del dividendo trimestrale a 0,49$ hanno dato forza ai sostenitori della società di Minneapolis. L’ampia gamma prodotti e brand, uniti a vendite online cresciute al 9% dei ricavi totali, mettono GIS in posizione di forza per crescere anche in questo delicato frangente economico.

Marginalità in crescita e leva finanziaria in discesa per GIS nel 2020

GENERAL MOTORS (GM)

Al crollo nel periodo del titolo della casa di Detroit (oltre il 50%), è seguito un lento e parziale recupero che porta la performance a un complessivo – 22,2%. Il blocco degli stabilimenti e delle vendite prima in Cina e poi negli USA hanno seriamente impattato il conto economico del gigante di Detroit. A ciò si sono aggiunti le lamentele del presidente USA per i pochi – a suo dire – ventilatori polmonari prodotti da GM e l’otlook negativo di Moody’s a peggiorare la situazione. I positivi dati relativi al Q2 2020, con ricavi in linea e perdite ampiamente inferiori alle attese, hanno solo in parte fatto recuperare terreno in Borsa alla storica casa automobilistica, che ha bisogno (anche) di un pieno recupero del mercato cinese per tornare ai fasti del recente passato.

Highlights relativi alla presenza di GM negli USA

SYNCHRONY FINANCIAL (SYF)

Andamento di forte calo anche per SYF (-18,7%), che risale parzialmente dopo un Marzo 2020 in cui ha dimezzato la propria capitalizzazione borsistica a causa del rallentamento del numero di transazioni finanziarie (per la forte diminuzione degli acquisti offline) e per i timori di peggioramento degli indicatori di charge-off dovuto alle difficoltà dei proprietari di carte di onorare regolarmente i propri impegni debitori. In realtà, i positivi dati di Luglio relativi al Q2 e al deciso calo della delinquency, sembrano evidenziare un’adeguata resilienza di Synchrony allo sfavorevole contesto economico.

Il modello di business di SYF

GENERAL ELECTRIC (GE)

Anche per GE, il coronavirus ha avuto un impatto rilevante, con quotazioni calate di oltre il 50%, che non hanno manifestato successivi trend di particolare ripresa. Il conglomerato di Boston deve riprendersi dal crollo di Boeing, di cui è fornitrice di motori, e l’assorbimento di cassa per oltre 2,1 miliardi di dollari nel Q2 mantengono una fitta coltre di nubi sul futuro di GE.

Boing trascina GE, GE trascina Boeing oppure… il coronavirus “atterra” entrambe?

KRAFT HEINZ COMPANY (KHC)

Segni di vita per KHC post Covid. Pur rimanendo in territorio negativo, il titolo del gigante di Pittsburgh, partecipato anche da Warren Buffett, ha recuperato interamente le quotazioni di inizio anno, complice il solido portafoglio brand e il settore di appartenenza. I positivi dati del Q2 rilasciati a fine Luglio e la conferma del dividendo trimestrale di 0,40 $, fanno ben sperare per il prosieguo del 2020, nonostante il downgrade del debito a lungo termine a BB+ rilasciato da Fitch (che “contesta” la mancata riduzione/annullamento del dividendo per preservare i flussi di cassa).

I principali highlights del Q2 di KHC

MCKESSON CORPORATION (MCK)

+32,2% dalla nascita del portafoglio per MCK, con un +14,7% da inizio 2020. Il primo trimestre 2021 ha evidenziato ricavi e utili ampiamente superiori alle attese, tanto da far decidere la società per un aumento del dividendo trimestrale a 0,42$.

Le previsioni per l’esercizio 2021 di McKesson

WELLS FARGO (WFC)

-44,4% da inizio portafoglio per Wells Fargo, penalizzata dai negativi dati del Q2, accompagnati da una riduzione dell’80% del dividendo e dal fatto che anche Warren Buffett abbia scaricato una parte delle cospicue quote azionarie detenute nel colosso finanziario californiano. Nonostante ciò, nel secondo trimestre il titolo è stato il più comprato e/o aggiunto nei portafogli dei superinvestitori fund manager.

WFC, la più acquistata/aggiunta nei portafogli azionari dei principali fund manager USA

SPIRIT AIRLINES (SAVE)

Spirit cala in maniera rilevante (-49,7% da inizio portafoglio), appartenendo a uno dei settori più colpiti (e con meno visibilità operativa sul futuro) dall’epidemia Covid-19. Il Governo sembra intenzionato a stanziare ulteriori 25 miliardi di dollari per il settore, dopo quelli messi a disposizione e utilizzati dalle aerolinee a Marzo. I pessimi dati USA relativi ai contagi non incoraggiano, né fanno prevedere una seconda parte di 2020 particolarmente positiva.

Come fly with me??? No, Frank, vai pure avanti tu….

International Game Technology (IGT)

Con il coraggio… taurino che contraddistingue BullsandBears, abbiamo deciso di aumentare l’esposizione in IGT (quando il titolo era crollato a un’improbabile quotazione di 4 $) in piena fase Covid. Siamo stati facili profeti, assorbendo le perdite in quel momento subite e ottenendo un gain (da inizio portafoglio) che si attesta al 60,2%. Il Q2 si è rivelato migliore rispetto alle attese degli analisti, pur manifestando l’atteso calo dei ricavi e una perdita di periodo.

Le iniziative prese da IGT per contenere gli effetti derivanti da Covid

Anheuser-Busch InBev (BUD)

-28,8% da inizio portafoglio per il leader mondiale nella produzione e commercializzazione di birra. La società ha utilizzato interamente le disponibilità bancarie per 9 miliardi di dollari per avere liquidità sufficiente per affrontare la situazione derivante dalla pandemia. I corsi azionari hanno iniziato a manifestare un trend di ripresa, rafforzato dai buoni risultati relativi al Q2.

Quale allocazione del capitale per il management di BUD?

IL PORTAFOGLIO SHORT di BullsandBears

TESLA (TSLA)

Andamento totalmente sfavorevole per il portafoglio di BullsandBears del titolo Tesla, che in scia a dati positivi e a suggestioni varie, più che triplica il proprio valore borsistico, diventando il primo produttore automotive al mondo in termini di capitalizzazione borsistica.

Alla prossima!

Carissimi lettori di Bullsandbears.it,

dopo alcuni mesi di silenzio dovuti a impegni lavorativi e personali, riprendiamo come di consueto le nostre rubriche e a breve anche l’aggiornamento dei nostri portafogli.

E’ sicuramente complicato riassumere in poche righe gli avvenimenti degli ultimi 6 mesi, con i mercati che hanno stornato violentemente a Marzo per poi altrettanto rapidamente riportarsi su livelli non lontani dai massimi.

come abbiamo più volte sottolineato nei nostri articoli, l’arrivo di un “Cigno Nero” è molto difficile da prevedere. Tuttavia ancora più difficile è gestirlo.

Fino alla fine del 2019 i mercati viaggiavano tranquilli facendo segnare ogni giorno nuovi massimi.

Nessuna nube all’orizzonte che potesse far pronosticare uno scenario come quello che stiamo vivendo.

Stiamo parlando di una emergenza sanitaria e umanitaria che si è trasformata con velocità impressionante in crisi economica, finanziaria e anche politica se pensiamo alle contraddizioni e alle difficoltà con cui L’Unione Europea ha cercato di trovare soluzioni.

Per provare a capire e non crollare davanti agli eventi, la cosa più saggia che possiamo fare è cercare prendere spunto dalla Storia passata.

Ci sono state altre crisi anche in tempi recenti (la bolla della New Economy o la crisi del 2008) ma per il momento ciò che colpisce di più della crisi attuale è la violenza e la rapidità del movimento, sia in fase di discesa che nella recente risalita degli ultimi mesi.

Tuttavia, la storia dei mercati ci ha abituato a momenti di estrema volatilità; anche quando prevale il pessimismo vale sempre la pena ricordare che a fasi di ribassi violenti sono sempre seguiti ampie fasi di recupero che hanno portato i mercati su nuovi massimi.

In termini generali, le fasi di ribasso rappresentano opportunità di acquisto, perché il mondo non finirà domani, l’economia tornerà a girare e assisteremo a una nuova ripresa.

Allo stesso tempo tuttavia bisogna ricordare che non è mai saggio cercare di afferrare il coltello mentre cade, si rischia di farsi male seriamente.

Quello che vogliamo dire è che è impossibile dire adesso se dal punto di vista degli indici di Borsa il peggio sia davvero passato oppure no.

Insomma, probabilmente ci aspettano altri mesi di volatilità e di “montagne russe”, nell’attesa di comprendere se le misure di distanziamento sociale eviteranno una seconda ondata in attesa del vaccino, se alcuni Paesi che oggi sembrano aver sottovalutato il problema dei contagi riusciranno a gestire la situazione e se le scelte di Governi e Banche Centrali riusciranno a minimizzare gli impatti sull’economia reale.

Come ripetiamo sempre a nostri lettori, investire non vuol dire speculare e cercare di indovinare i minimi di mercato non è il compito di un investitore saggio.

Gli investitori di successo nel lungo periodo sono quelli che restano investiti.

Per questo motivo in questi mesi, abbiamo deciso di non ruotare i nostri portafogli; alcuni titoli sono stati colpiti duramente dal Covid ma il loro valore industriale rimane per noi inalterato. Inoltre disponiamo ancora di riserve di liquidità che intendiamo utilizzare per acquisti selettivi.

A breve faremo uscire l’aggiornamento dei nostri portafogli. Vi anticipiamo che in linea con il mercato hanno subito riduzioni importanti, pur conservando un “vantaggio” rispetto al benchmark di riferimento.

In un’ottica di lungo periodo, non eravamo particolarmente euforici nei momenti di guadagni importanti cosi come non siamo depressi rispetto alla situazione attuale.

Anzi, iniziamo a intravedere nel mercato alcune opportunità interessanti alla luce dei prezzi attuali, e, come anticipato, nelle prossime settimane prevediamo di incrementare qualche posizione in maniera selettiva.

 

Nel frattempo auguriamo a tutti lettori Buone Vacanze!

 

Il Team di BullsandBears.it