Le prime 5 tecnologie disruptive che hanno caratterizzato gli ultimi venti anni

Dopo la puntata precedente, BullsandBears.it conclude oggi la sua personalissima classifica sulle 10 tecnologie più disruptive dell’era di Internet.

5. La realtà virtuale (Virtual Reality)

Virtual reality headset - una delle tecnologie più disruptive dell'era di Internet

Fonte: Internet

Pur lungi dall’essere una tecnologia consumer ampiamente adottata, la Virtual Reality (VR) ha comunque compiuto notevoli passi avanti. L’ultima generazione di smartphone è ben equipaggiata per adattarsi agli headset VR a basso costo, dando a un’ampia fetta di consumatori un dispositivo essenziale per “alimentare” lo sviluppo della VR.

Le opzioni di alta gamma come il dispositivo Playstation VR, l’HTC Vive e l’Oculus Rift, hanno reso l’esperienza VR ancor più immersiva, in particolare per la visione di eventi live e per il gaming.

I tre visori high-end per le tecnologie disruptive quale la virtual reality

Il confronto tra Oculus Rift (sx), HTC Vive (centro) e Playstation VR (dx); fonte: Internet

Startup come Lucid VR propongono ai consumatori dispositivi per creare facilmente contenuti VR, inclusa una fotocamera VR portatile.

I dispositivi del futuro: tecnologie disruptive come la virtual reality

Prezzo pari a 399 $ (in preordine); fonte: sito della società

Non è ancora una realtà dominante, ma gli ambiti di utilizzo sembrano in forte crescita. L’interesse va molto al di là del puro intrattenimento, per spingersi fino alle applicazioni B2B quali la formazione professionale e la riabilitazione medica.

4. La realtà aumentata (Augmented Reality)

L'augmented reality è una delle tecnologie disruptive da cui ci si aspetta una forte impennata nei prossimi anni

Fonte: Internet

La tecnologia dell’Augmented Reality (AR) mescola le immagini digitali e le informazioni con la “realtà”. I Google Glasses hanno cercato nel recente passato di “aumentare la realtà” degli utenti, fallendo.

Nel 2013 Google presentava i Google Glasses, un dispositivo per sfruttare l’augmented reality (fonte:Youtube)

Un momento spartiacque per l’AR si è verificato nel 2016, quando l’applicazione Pokemon Go ha “riempito” il mondo di mostri AR, mandando i fans in delirio alla caccia dei personaggi Nintendo (TYO: 7974).

Tra le tecnologie disruptive, una delle preferite, sopratutto dai più giovani è sicuramente l'augmented reality. L'applicazione Pokemon GO ha ottenuto un successo incredibile nel corso del 2016.

Fonte: Internet

Bonus: lo sapevate che Pokemon GO è stato utilizzato anche per rapinare gente?

Le start-up di alto profilo come Magic Leap stanno scommettendo forte su VR e AR che assumo ogni giorno di più ruoli sempre più significativi in un mondo sempre più digitale e connesso.

3. Blockchain ?

Nell'era di Internet sono molte le tecnologie disruptive. Tra queste il blockchain merita un posto di rilievo

Fonte: Internet

Tra le differenti tecnologie, il Blockchain (il cui contributo è stato fondamentale, tra gli altri, all’affermazione dei Bitcoin) è disruptive per eccellenza. Ha infatti il potenziale per ridurre al minimo le frodi, perché il suo sistema distribuito di registrazione delle transazioni, unito al requisito del consenso, crea per ogni singola transazione un record memorizzato in più punti della rete, difficilmente manomissibile.

Tra tutte le tecnologie disruptive, il blockchain è una delle più interessanti, specialmente in prospettiva

Fonte: Internet

Bonus: 30 settori che la tecnologia blockchain può trasformare

La tecnologia blockchain (sicura anche perché replicata su numerosi computer) sta emergendo come una forza dirompente nei servizi finanziari dove una terza parte quale una banca o una società immobiliare è solitamente chiamata a verificare una transazione tra due parti (come il trading azionario o le vendite immobiliari). La tecnologia blockchain rende queste terze parti meno necessarie mantenendo la sicurezza delle transazioni.

2. I messaggi da dispositivo mobile (Mobile Messaging) ?

Il mobile messaging è una delle tecnologie più disruptive dell'era di Internet

Fonte: Internet

Quando venne reso disponibile il servizio di texting (all’epoca dei telefoni con la tastiera), per molti fu un momento indimenticabile. Gli adolescenti che per primi adottarono questa nuova tecnologia, impararono a operare sulle tastiere di questi telefoni “primitivi” con il Multi-Tap e il famoso T9 (“Texting on 9 Keys”), per inviare rapidamente i messaggi di testo. I telefoni successivi hanno aggiunto tastiere complete e in ultimo, il touchscreen (in attesa di scoprire l’aspetto dei futuri dispositivi elettronici).

Una sintesi dell’evoluzione dei telefoni mobili

Il mobile messaging è una delle tecnologie più disruptive dell'era di Internet e certo una di quelle che ha avuto un impatto maggiore sulle giovani generazioni

Fonte: themetapicture.com, via Pinterest

Dopo aver compiuto 20 anni, il texting è entrato nell’“era dello smartphone”, e le persone hanno cambiato molto il modo in cui usano i loro telefoni. La lunghezza e la frequenza delle chiamate vocali sono diminuite e anche la posta elettronica è cambiata, diventando sempre più ad appannaggio del lato “business” della vita. La messaggistica “social media” ha reso la comunicazione non vocale ancora più potente, con i servizi Messenger e WhatsApp di Facebook (FB) che creano un’esperienza utente sempre più veloce e flessibile. Poi, quando Snapchat (SNAP) ha creato i messaggi disruptive, cioè che si auto distruggono, ha aggiunto un livello di urgenza alla comunicazione istantanea. Ora la messaggistica nelle sue molteplici forme – attraverso i social media, applicazioni crittografate o tramite testo – è un mezzo primario che le persone utilizzano per comunicare, inviare emoji ?  e… “tutto il resto”.

Tra le tecnologie disruptive il vincitore è… ? ? ?

1. I robots

Negli ultimi decenni, la ricerca sulla robotica si è costantemente evoluta, portando l’automazione nelle fabbriche, e più in generale in ambito industriale, a livelli sempre più elevati (anche a livello consumer, però, non si scherza!). Il sogno di mettere un personal robot in ogni casa potrebbe essereancora lontano (anche se forse meno di quanto pensiamo, sulla base del lavoro che alcune startup stanno sviluppando).

La market map delle oltre 50 startup che operano sulle tecnologie robotiche in ambito consumer

I robots sono probabilmente la tecnologia più disruptive sviluppata nell'era di Internet negli ultimi 20 anni, anche per i potenziali sviluppi ancora da scoprire.

Fonte: CBInsights

Ci sono comunque già stati progressi degni di nota. Parliamo nello specifico del sistema robotico Kiva di Amazon (AMZN). Fondata nel 2003 da un ex dipendente di Webvan (una startup dell’online grocery delivery fallita), Kiva è stata progettata fin dall’inizio per cambiare il modo in cui lavorano i magazzini. Obiettivo che sembra essere stato raggiunto, se consideriamo che nel 2012 Amazon ha acquisito la società per 775 milioni di dollari e ha immediatamente messo i robot a lavorare nei propri centri di stoccaggio.

Di seguito un video esemplificativo (fonte: Youtube).

Bonus: Amazon ha fatto “di peggio”: ha smesso di commercializzare i robot Kiva, con intuibili impatti sullo specifico settore e sugli ormai ex clienti di Kiva

Questi robot con le ruote sono alti solo 16 centimetri, ma pesano più di 130 kg. Lavorano caricando pacchi dal peso complessivo fino a 320 kg trasportati su percorsi ottimizzati dal computer e hanno migliorato drasticamente l’efficienza nelle strutture in cui sono stati messi all’opera.

Sono un esempio sorprendente di una tecnologia disruptive che assume una forma inattesa. Invece di robot antropomorfi che svolgono le attività a somiglianza di un essere umano (con le mani, ecc.), questi robot “scorrazzano” tra gli stretti corridoi dei magazzino con più efficienza e velocità rispetto a un uomo. Hanno così aiutato il gigante di Seattle nel diminuire ulteriormente i costi e tempi di consegna.

Conclusione

Vi abbiamo proposto la classifica di BullsandBears.it sulle 10 tecnologie disruptive più importanti dell’era di Internet. L’elenco non si conclude certo qui per cui… Stay tuned!

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